Sono stati quattro giorni di allenamento intenso.
Abbiamo ricominciato da zero. Un pezzettino alla volta della Forma 24 Yang, eseguita in uno stile diverso da quello praticato fin qui.
Il Maestro non parla una parola di inglese. Noi, neanche a dirlo, una di cinese.
Ma c’è bisogno delle parole?
Ci fa segno di guardare i suoi movimenti, poi di ripeterli insieme a lui. Infine da soli. Ci osserva nelle prime ripetizioni. Ci corregge e poi
ci lascia, per tornare a seguire i suoi atleti.
La palestra è molto grande.
Ci sono ben sei campi di gara.
Ognuno è utilizzato da una squadra diversa, sotto la guida del proprio Maestro.
Una sedia a bordo campo indica la sua postazione, ma difficilmente se ne può vedere uno seduto.
Il nostro allena otto ragazzi ed è con loro che dividiamo il campo di allenamento.
Sono tutti meravigliosamente bravi.
Nelle forme di pugno, di spada, di lancia, di sciabola….per quello che abbiamo potuto vedere fin qui.
Mentre loro eseguono i loro movimenti, noi eseguiamo i nostri.
Ripetere, ripetere, ripetere.
Il Maestro ci fa capire di fare pausa. E di bere. Riprendiamo. Un nuovo movimento. Ripetiamo, ripetiamo, ripetiamo. Pausa. Beviamo. E riprendiamo.
Questa la scansione delle ore di allenamento.
Per oggi il programma prevedeva solo la mattina.
Anche ieri abbiamo avuto mezza giornata libera che abbiamo impiegato per visitare la Montagna dei Due Imperatori.
Eravamo settati sulla visita del Museo di Henan.
Invece il Maestro, con nostra sorpresa , ci chiede se vogliamo usare il campo anche nel pomeriggio, pur non essendo la squadra in palestra, impegnata in un allenamento di potenziamento in altra location.
Accettiamo con grande riconoscenza.
Ci sembra di leggere nei suoi occhi una luce di soddisfazione.
Avanti! Con tenacia e determinazione!